Ed ecco finalmente arrivata la prima Domenica d'Avvento.
Il finalmente non ha nulla a che vedere con l'attitudine religiosa di Casa Mezzovikinga (io sono un'atea agnostica, il Vikingo un ateo gnostico, il Mezzovikingo crede solo alla Tetta, ammesso che a qualcuno interessi la nostra filosofia casalinga). L'avverbio é relativo alla sospirata, enorme quantitá di luminarie che invadono la visuale dell'Ultima Thule, e di molti altri posti in Svezia. Quando il Sole (sempre che si degni di mostrarsi) sorge verso le 8:45 del mattino per rituffarsi nelle tenebre appena dopo pranzo, alle 14 circa, é allora che ci si accorge di come ci stia pericolosamente avvicinando al Buco Nero del Solstizio d'Inverno. A questo punto gli svedesi fanno come Frodo e Sam a Mordor, e tirano fuori la loro versione della Fiala di Galadriel per allontanare la Tenebra come nel Signore degli Anelli. Non avendo a disposizione acqua impregnata di Luce della Stella di Eärendil, gli autoctoni si arrangiano in qualche modo con le risorse idriche ed eoliche locali per produrre elettricitá ed alimentare una serie d'oggetti natalizi d'ordinanza.
Il primo é senza dubbio l'irrinunciabile Julstake, da mettere obbligatoriamente ad ogni finestra. Qui se ne mostra la versione piú tradizionale (bianca o rossa), ma ne esistono di diverse dimensioni, angoli al vertice, decorazioni alle candeline, stili, forme (e prezzi, naturalmente).
La tradizione vuole che vengano accesi nella prima domenica d'Avvento, ma quest'anno, visto il clima da Prozac, (vedi anche qua), c'é un bel po' di gente che ha imbrogliato (si dia un'occhiata all'ultima foto del post precedente).
Un'altra, gettonatissima fonte di luce natalizia é la Stella dell'Avvento (Adventstjärna), anche questa da appendere alle finestre. Inutile dire che pure qui la fantasia si scatena.
Per chi invece vuole assicurarsi un'atmosfera ovattata e intima, non puó mancare il piú tradizionale di tutti, ovvero il candelabro dell'Avvento, sul quale trovano posto quattro candele. L'oggetto, che in molti casi é il subdolo responsabile di misteriose autocombustioni casalinghe, funziona cosí: ad ogni domenica, si accende una candela della quattro. La prima domenica inizia la prima, la seconda domenica se ne accendono due, e cosí via. Alla fine del giochetto si ha una piacevole composizione di quattro candele consumate a scaletta.
Una versione piú pratica implica l'uso di un candelone graduato, il quale va acceso un pochetto ogni giorno: le tacche devono essere fatte rigorosamente coincidere col giorno indicato. Il candelone é una tradizione che abbiamo al lavoro (a questo punto avverto che i commenti non pertinenti verranno censurati), ragion per cui non ho ancora un'illustrazione a portata di mano.
La prima domenica d'Avvento coincide con l'inaugurazione (ma vedi un po'!) della stagione dello shopping natalizio. L'Ultima Thule chiama quest'evento Skyltsöndag (domenica delle vetrine): i negozi restano aperti piú a lungo e il nome deriva dal fatto che le vetrine inaugurano i loro addobbi delle Feste. La definizione é ormai tecnicamente errata da un pezzo perché, allineandosi al resto del Mondo Occidentale, le ninnolerie natalizie sono giá fuori almeno da un paio di settimane, se non di piú. Con l'occasione si inaugurano pure diverse soluzioni illuminate della cosa pubblica (non posso scrivere res publica perché siamo in fin dei conti in una Monarchia), ma a questo punto mi sa che si puó farne un post a parte.
Il primo é senza dubbio l'irrinunciabile Julstake, da mettere obbligatoriamente ad ogni finestra. Qui se ne mostra la versione piú tradizionale (bianca o rossa), ma ne esistono di diverse dimensioni, angoli al vertice, decorazioni alle candeline, stili, forme (e prezzi, naturalmente).
La tradizione vuole che vengano accesi nella prima domenica d'Avvento, ma quest'anno, visto il clima da Prozac, (vedi anche qua), c'é un bel po' di gente che ha imbrogliato (si dia un'occhiata all'ultima foto del post precedente).
Un'altra, gettonatissima fonte di luce natalizia é la Stella dell'Avvento (Adventstjärna), anche questa da appendere alle finestre. Inutile dire che pure qui la fantasia si scatena.
Per chi invece vuole assicurarsi un'atmosfera ovattata e intima, non puó mancare il piú tradizionale di tutti, ovvero il candelabro dell'Avvento, sul quale trovano posto quattro candele. L'oggetto, che in molti casi é il subdolo responsabile di misteriose autocombustioni casalinghe, funziona cosí: ad ogni domenica, si accende una candela della quattro. La prima domenica inizia la prima, la seconda domenica se ne accendono due, e cosí via. Alla fine del giochetto si ha una piacevole composizione di quattro candele consumate a scaletta.
Una versione piú pratica implica l'uso di un candelone graduato, il quale va acceso un pochetto ogni giorno: le tacche devono essere fatte rigorosamente coincidere col giorno indicato. Il candelone é una tradizione che abbiamo al lavoro (a questo punto avverto che i commenti non pertinenti verranno censurati), ragion per cui non ho ancora un'illustrazione a portata di mano.
La prima domenica d'Avvento coincide con l'inaugurazione (ma vedi un po'!) della stagione dello shopping natalizio. L'Ultima Thule chiama quest'evento Skyltsöndag (domenica delle vetrine): i negozi restano aperti piú a lungo e il nome deriva dal fatto che le vetrine inaugurano i loro addobbi delle Feste. La definizione é ormai tecnicamente errata da un pezzo perché, allineandosi al resto del Mondo Occidentale, le ninnolerie natalizie sono giá fuori almeno da un paio di settimane, se non di piú. Con l'occasione si inaugurano pure diverse soluzioni illuminate della cosa pubblica (non posso scrivere res publica perché siamo in fin dei conti in una Monarchia), ma a questo punto mi sa che si puó farne un post a parte.